Borsellino: Ruotolo ricorda strage via D'Amelio dopo 33 anni

upday.com 13 hours ago

"19 luglio 1992. Ricordo tutto. Ero a Roma, quando all'improvviso vibrò il cerca persone". Con queste parole Sandro Ruotolo, europarlamentare e responsabile memoria della segreteria del Partito Democratico (PD), ricorda il momento in cui apprese dell'attentato a Paolo Borsellino.

All'epoca non c'erano i cellulari e il politico richiamò immediatamente il numero che era apparso sul dispositivo. Da Palermo gli comunicarono la notizia della strage di via D'Amelio, avvenuta 33 anni fa.

Verità ancora nascosta

"Ancora oggi non conosciamo tutta la verità", dichiara Ruotolo. Quello che sappiamo è che le indagini sull'attentato furono depistiate. Nell'attacco persero la vita Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta.

Solo nel 2008, con le dichiarazioni di Gaspare Spatuzza, la verità su quella strage ha cominciato a essere riscritta. Tuttavia, secondo l'europarlamentare del PD, ci sono ancora troppi punti oscuri e alcune procure continuano a indagare.

Non solo mafia

"Una verità storica esiste già: non fu solo mafia", afferma Ruotolo. L'europarlamentare sottolinea che oggi, nel 2025, la stagione delle stragi è finita, ma "non abbiamo ancora vinto".

"O si è contro le mafie, o si è complici. E l'indifferenza è la peggiore forma di complicità", conclude il responsabile memoria della segreteria del Partito Democratico.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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