Trump avverte: 25mila morti al mese, il conflitto rischia la terza guerra mondiale

upday.com 2 hours ago
Trump parla ai giornalisti durante l'incontro con il segretario generale NATO Mark Rutte nello Studio Ovale (Immagine simbolica) (Photo by Alex Wong/Getty Images) Getty Images

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lanciato un avvertimento drastico: il conflitto tra Ucraina e Russia rischia di sfociare in una "terza guerra mondiale" se non si raggiunge presto un accordo. La Casa Bianca ha confermato che Trump è «estremamente frustrato» con entrambe le parti e non vuole più colloqui, ma azioni concrete verso la pace. La pressione arriva mentre l'Ucraina si dice disposta ad accettare concessioni territoriali nel Donbass, ma solo tramite referendum popolare.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato davanti ai giornalisti a Kiev che gli Stati Uniti premono per un ritiro dal Donbass. «Qualsiasi compromesso sulle terre dovrebbe essere deciso con una consultazione popolare», ha dichiarato secondo quanto riportato. La proposta prevede elezioni o un referendum per legittimare eventuali cessioni territoriali.

Secondo Le Monde, l'Ucraina è «pronta» ad accettare la creazione di una zona demilitarizzata nella regione del Donbass. Il negoziatore ucraino Mykhailo Podoliak ha spiegato al quotidiano francese che la zona demilitarizzata richiederebbe il ritritiro delle forze ucraine e russe da entrambi i lati della linea del fronte. L'Europa avrebbe già approvato questa concessione su un punto chiave delle negoziazioni.

Condizioni per il referendum

Zelensky ha posto condizioni precise per la consultazione popolare. «L'Ucraina non si nasconde dalla democrazia. Ma per rendere possibili le elezioni, deve esserci una componente di sicurezza», ha dichiarato all'agenzia Ukrinform. Ha aggiunto: «Se sono necessarie elezioni ora, deve esserci un cessate il fuoco, almeno durante il processo elettorale e durante il voto». Il presidente ucraino ha inoltre affermato: «Onestamente, qui in Ucraina pensiamo che l'America dovrebbe parlare con la Russia di questo. Vediamo cosa succederà».

La proposta di Zelensky ha suscitato una reazione dura da parte russa. Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, l'ha definita «un dito medio alla Casa Bianca». La Russia ha respinto le attuali proposte di cessate il fuoco come inutili. Il presidente Vladimir Putin ha ribadito che «l'iniziativa strategica è nelle nostre mani avanziamo ritmo sostenuto», mentre le forze russe continuano ad avanzare nei territori orientali.

Diplomazia in movimento

Per sabato è in programma un incontro ad alto livello a Parigi con funzionari di Stati Uniti, Ucraina, Francia, Germania e Regno Unito. Lunedì seguirà un vertice europeo a Berlino, organizzato dal cancelliere tedesco Friedrich Merz. La partecipazione americana dipenderà, secondo Merz, «in gran parte dai documenti su cui lavoreremo in questo periodo». Trump ha dichiarato nell'Oval Office: «Sabato c'è un meeting in Europa, vediamo se partecipare. Ci andremo se pensiamo ci sia una buona chance».

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha rivelato che Mosca ha trasmesso agli Stati Uniti proposte per garanzie di sicurezza collettiva, coerenti con le richieste presentate già il 17 dicembre 2021. Quelle proposte, definite allora un "ultimatum" dalla Casa Bianca, includevano il ritiro della NATO da tutti i Paesi entrati nell'alleanza dopo il 1997 e il diritto di veto sull'adesione di Georgia e Ucraina alla NATO.

Trump ha sottolineato la difficoltà delle trattative: «Dividere i territori non è semplice». Ha aggiunto: «Situazioni del genere sfociano in una terza guerra mondiale». Il presidente americano ha citato il costo umano del conflitto: «L'accordo fermerebbe l'uccisione di migliaia di persone ogni mese, soprattutto soldati. Lo scorso mese sono morte 25mila persone».

Il segretario generale della NATO Mark Rutte, ex premier olandese, ha avvertito che «la sicurezza dell'Ucraina è la nostra sicurezza» e ha messo in guardia: «Noi siamo il prossimo obiettivo della Russia, non possiamo lasciarci dividere». L'Unione Europea ha approvato con maggioranza qualificata una procedura scritta per bloccare i beni russi congelati, nonostante l'opposizione di Ungheria e Slovacchia.

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

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